Instagram, uno dei social network più popolari al mondo, ha vissuto un periodo di interruzione di servizio che ha causato disagi agli utenti in Italia e nel resto del mondo.
Nella tarda serata di domenica 21 maggio, molti utenti hanno iniziato a lamentare problemi con l’app, che impediva loro di aggiornare il proprio feed e accedere ai vari contenuti.
Gli utenti hanno segnalato che al tentativo di visualizzare immagini, scorrere post o riprodurre video e reel, il sistema andava in crash e restituiva un messaggio di errore. Le segnalazioni di disservizio sono aumentate durante la serata su piattaforme come Downdetector e Twitter, evidenziando che il problema non era limitato solo all’Italia, ma coinvolgeva utenti in tutto il mondo.
L’hashtag “Instagram down” ha fatto da eco alle lamentele degli utenti, confermando che il problema era diffuso a livello globale. Solo intorno alle 2 di notte di lunedì 22 maggio, ora italiana, Instagram ha rilasciato una breve comunicazione su Twitter, ammettendo un crollo del servizio e annunciando il ripristino dell’operatività della piattaforma. L’azienda si è scusata con gli utenti per l’inconveniente causato dall’interruzione di servizio.
Questo episodio di interruzione di servizio segue altri disservizi segnalati dagli utenti nei giorni precedenti, che erano principalmente legati a problematiche connesse alla visualizzazione dei post sulla propria bacheca. I tempi di ripristino sono stati più lunghi del previsto e alcuni utenti hanno continuato a sperimentare problemi di accesso al proprio account o di visualizzazione dei contenuti durante la notte.
Questo evento solleva importanti questioni sulla stabilità e l’affidabilità delle piattaforme social. Gli utenti si affidano sempre di più ai social media per connettersi con gli altri e condividere contenuti… ma che senso ha chiedere a queste piattaforme che lavorino di più per garantire un servizio affidabile e senza interruzioni, considerando che si tratta di servizi gratuiti?