Ven. Nov 22nd, 2024

A distanza di cinque mesi dall’inaspettato arrivo di ChatGpt, le scuole americane, inclusi gli istituti delle New York City Public Schools, che annoverano oltre un milione di studenti, stanno rivisitando la loro posizione. Inizialmente vietata per il timore di danneggiare il pensiero critico e la capacità di problem-solving degli studenti, ChatGpt ha catturato l’attenzione di David C. Banks, direttore del più grande sistema scolastico degli Stati Uniti.

Banks, in un editoriale appassionato su Chalkbeat New York, riconosce che ChatGpt ha colto le scuole di sorpresa, ma afferma che è giunto il momento di abbracciare con determinazione il suo potenziale. L’IA generativa, sottolinea Banks, diventerà una realtà con cui gli studenti dovranno confrontarsi sia durante il loro percorso di istruzione che nel futuro mondo del lavoro.

Il dibattito sull’utilizzo dell’IA a scuola è stato alimentato da un video virale che ha messo in luce un interrogativo fondamentale: come si può considerare un imbroglio l’utilizzo di strumenti come ChatGpt quando saranno indispensabili nella vita quotidiana e nel futuro delle nuove generazioni?

Banks sostiene che la paura iniziale è stata giustificata, ma ora è necessario esplorare attentamente le potenzialità e i rischi legati a questa tecnologia. Alcune scuole nel Queens hanno già avviato esperimenti che coinvolgono l’IA generativa, affrontando pregiudizi e utilizzandola per lezioni personalizzate.

L’editoriale di Banks diventa un monito per le scuole e gli insegnanti di tutto il mondo. L’inclusività è fondamentale, come evidenziato durante la pandemia, quando lo status socio-economico di una famiglia ha influenzato l’accesso all’istruzione a distanza. Vietare ChatGpt in classe potrebbe creare un divario tecnologico, in cui alcuni studenti lo utilizzerebbero a casa, mentre altri no.

Banks sottolinea che la scuola non può lasciare nessuno indietro e che tutti gli studenti devono avere pari diritti e opportunità digitali. La rivoluzione tecnologica in corso è così potente che anche i talenti più brillanti potrebbero essere oscurati se privati di strumenti adeguati. Pertanto, le scuole dovrebbero investire per avere l’accesso alla versione più aggiornata di ChatGpt, garantendo che nessuno sia svantaggiato.