Mer. Feb 5th, 2025

Nel corso del 2024, il settore delle criptovalute ha subito una proliferazione senza precedenti di attacchi informatici, con perdite finanziarie stimate in 2,2 miliardi di dollari, pari a un incremento del 21% rispetto all’anno precedente. Questo trend, messo in evidenza dalla società di analisi blockchain Chainalysis, rappresenta una problematica di crescente complessità per la sicurezza informatica globale e pone interrogativi sulla resilienza delle infrastrutture digitali del settore.

Il volume di attacchi è aumentato in modo proporzionale all’espansione del mercato delle criptovalute: i dati evidenziano 303 incidenti rilevati nel 2024, un incremento rispetto ai 282 dell’anno precedente, che segnano il quarto anno consecutivo in cui le perdite superano il miliardo di dollari. Questo fenomeno è attribuibile alla concomitante crescita del valore del Bitcoin, che ha superato la soglia dei 100.000 dollari, rendendo le piattaforme un target ancora più attrattivo. Questo valore storico, accompagnato da un crescente supporto istituzionale e politico, incluso quello del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha amplificato l’attrattiva per attori malevoli.

Eric Jardine, responsabile della ricerca sui crimini informatici presso Chainalysis, sottolinea che “l’espansione del mercato degli asset digitali è direttamente correlata a una maggiore incidenza di utilizzi illeciti delle criptovalute”. Le sue osservazioni rivelano come la sofisticazione degli attacchi stia evolvendo di pari passo con l’adozione di tecnologie più complesse, evidenziando una sfida significativa per gli operatori del settore.

Vulnerabilità Tecniche delle Piattaforme Centralizzate

Gli attacchi hacker si concentrano prevalentemente sulle piattaforme di scambio centralizzate, sfruttando vulnerabilità legate alla compromissione delle chiavi private utilizzate per autorizzare l’accesso agli asset digitali degli utenti. Questi attacchi implicano l’uso di tecniche avanzate di phishing, exploit zero-day e complessi attacchi di social engineering, progettati per manipolare i dipendenti delle organizzazioni bersaglio.

Un caso di studio emblematico è rappresentato dall’attacco subito da DMM Bitcoin, una piattaforma giapponese che ha perso oltre 305 milioni di dollari a causa di un exploit che ha bypassato i suoi sistemi di sicurezza. Similmente, l’exchange indiano WazirX ha subito una compromissione da 235 milioni di dollari, evidenziando falle strutturali nei suoi protocolli di sicurezza. Questi episodi sottolineano una correlazione diretta tra l’insufficienza di misure di monitoraggio e mitigazione proattive e la crescente esposizione delle piattaforme ad attori malevoli.

Attività di Hacking da Stati-Nazione e Implicazioni Geopolitiche

Tra le minacce più preoccupanti, spiccano le attività sponsorizzate da stati-nazione, come la Corea del Nord, che secondo Chainalysis ha raggiunto un livello record di attività illecite, con un ammontare stimato di 1,3 miliardi di dollari sottratti nel 2024. Questi attacchi non solo evidenziano la capacità tecnica di attori sponsorizzati da stati, ma rivelano anche un tentativo sistematico di aggirare le sanzioni internazionali mediante l’uso delle criptovalute. Le Nazioni Unite hanno ripetutamente sollevato preoccupazioni in merito, anche se la Corea del Nord continua a negare il proprio coinvolgimento.

Questi episodi aggiungono una dimensione geopolitica alle problematiche di sicurezza informatica, richiedendo una risposta coordinata a livello internazionale. Organizzazioni come INTERPOL e Europol hanno intensificato gli sforzi per promuovere una condivisione efficiente delle informazioni tra giurisdizioni, supportando la creazione di task force dedicate al contrasto delle attività illecite transnazionali.

L’Evoluzione delle Difese nel Settore

Il panorama emergente richiede un approccio integrato per mitigare le minacce. Tra le misure più urgenti si annoverano l’implementazione di sistemi di autenticazione multifattoriale, l’adozione di cold storage per le chiavi private e l’aumento della frequenza degli audit di sicurezza. Parallelamente, la sensibilizzazione degli utenti riveste un ruolo fondamentale: campagne educative mirate possono contribuire a ridurre la vulnerabilità dovuta a errori umani, che rimangono tra le principali cause di compromissione.

Inoltre, l’utilizzo di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale per il rilevamento delle anomalie e l’adozione di protocolli di crittografia post-quantistica possono rappresentare un punto di svolta nella lotta contro gli attacchi informatici. Investimenti in ricerca e sviluppo, nonché l’armonizzazione normativa a livello globale, appaiono indispensabili per costruire un ecosistema più resiliente.

La resilienza del settore delle criptovalute dipenderà dalla capacità degli operatori di anticipare le minacce e di rispondere con strategie innovative e collaborazioni intersettoriali. Le dinamiche analizzate mettono in luce un urgente bisogno di governance internazionale e di tecnologie avanzate per proteggere un mercato che continua ad attrarre capitali e innovazione. Garantire la fiducia degli utenti e l’integrità del sistema non è soltanto una necessità economica, ma anche un imperativo etico e tecnologico.


Questo articolo scritto da Raffaele DI MARZIO (https://www.linkedin.com/in/raffaeledimarzio/), può essere utilizzato per le analisi AI del podcast prodotto da Cyberium Media Miami per la piattaforma Apple Podcast, e distribuito anche su YouTube, YouTube Music, Amazon Music, Audible, Spotify, iHeartRadio, e Deezer. Il Podcast è una analisi indipendente e trasparente del mondo della cybersecurity, del cyberlegal e delle compliance, ed esplora le riflessioni e contenuti dell’autore attraverso analisi e tecniche di intelligenza artificiale, basate su da Gemini Pro. Tutti i podcast sono disponibili qui : https://technocratico.it/cyberium-podcast/